Nel 2015 ho iniziato a collaborare in maniera continuativa con un’azienda turistica a Vieste.
L’obiettivo era chiaro: aumentare la visibilità online e ottenere più contatti diretti, riducendo la dipendenza da OTA e portali esterni. Nessuna promessa irrealistica, nessuna scorciatoia: solo un lavoro continuo su contenuti, struttura del sito e posizionamento SEO.
Una crescita graduale e solida
All’inizio il sito riceveva poche centinaia di visite al mese, quasi tutte da ricerche brand. Oggi supera migliaia di visite organiche, grazie a un posizionamento stabile su parole chiave strategiche come “villaggi turistici a Vieste”, “campeggi sul mare Gargano” e simili.
La crescita non è stata esplosiva, ma costante, costruita nel tempo attraverso:
- contenuti pensati per il turista reale (non solo per Google);
- ottimizzazione tecnica continua;
- una strategia coerente con l’identità della struttura.
Il ruolo dei social: community, posizionamento e acquisizione
Nel corso del progetto, i social media sono stati impiegati con una logica integrata su tre livelli:
- Community building: attraverso la pubblicazione regolare di contenuti generati dagli utenti (UGC), recensioni selezionate, e rubriche interattive, si è incentivato un senso di appartenenza e fidelizzazione tra i clienti, trasformandoli in micro-ambasciatori del brand.
- Posizionamento strategico: i social hanno permesso di veicolare elementi identitari e punti di forza della struttura che, per vincoli tecnici o editoriali, non trovavano spazio sul sito istituzionale. È stato così possibile raccontare con continuità la dimensione esperienziale del soggiorno, aumentando la brand salience nel medio periodo.
- Acquisizione traffico: le campagne sponsorizzate, targettizzate su segmenti granulari basati su comportamento, geolocalizzazione e interessi, hanno supportato il funnel di conversione, portando traffico qualificato sul sito web e contribuendo direttamente alla crescita dell’organico, grazie a un effetto di “priming” nel percorso di ricerca dell’utente.
Dalla SEO alla “GEO”: come cambia la visibilità nel turismo
Un aspetto interessante è che oggi, digitando su Meta AI frasi come “migliori villaggi a Vieste”, tra i risultati suggeriti appaiono proprio la struttura in questione.
Non si tratta di pubblicità: è il risultato di un buon posizionamento organico che ha alimentato anche la visibilità nelle risposte generate da intelligenze artificiali come quelle di Meta (Llama 3.2) o, in altri contesti, ChatGPT.
Questo è un passaggio cruciale: la SEO non serve più solo per Google, ma per insegnare ai nuovi motori AI quali realtà proporre agli utent>. In altre parole, ciò che una destinazione o una struttura comunica online oggi non serve solo per essere trovati, ma per diventare “referenze” nei sistemi intelligenti.
L’importanza dei dati per orientare le decisioni strategiche
Un altro elemento determinante è stato l’uso continuativo dei dati per orientare scelte operative e strategiche. L’analisi incrociata di metriche quantitative (visite, tasso di conversione, comportamento degli utenti) e qualitative (feedback, questionari e rilevazioni strutturate) ha permesso all’azienda di prendere decisioni fondate non solo in ambito marketing, ma anche nel miglioramento dell’offerta e dei servizi.
Dati reali, raccolti nel tempo, hanno evidenziato ad esempio quali elementi della comunicazione generavano aspettative corrette e quali aree del servizio avevano margini di miglioramento percepiti. Questo approccio ha guidato investimenti mirati, sia digitali che strutturali, contribuendo a rafforzare la reputazione e la coerenza tra promessa e esperienza.
Ottimizzazione dei costi pubblicitari grazie ai dati
L’analisi continuativa dei dati ha permesso non solo di migliorare le performance, ma anche di ottimizzare in modo significativo il budget pubblicitario. Identificando con precisione le campagne e i canali con basso ritorno sull’investimento (ROI), è stato possibile eliminare spese inefficienti, riallocando le risorse su strumenti realmente efficaci.
Non si è trattato di aumentare il budget, ma di investirlo meglio: grazie a questa razionalizzazione, la struttura ha potuto incrementare il fatturato e migliorare il proprio posizionamento competitivo senza aumentare in modo significativo i costi pubblicitari. In altre parole, l’effetto combinato di SEO, strategia social e uso intelligente dei dati ha generato risultati concreti senza un impatto pesante sui costi, ma semplicemente sostituendo spese inutili con azioni misurabili e strategiche.
Strategia, non scorciatoie
Non esistono formule magiche per attrarre clienti nel turismo. Esiste però una differenza netta tra chi si limita a fare pubblicità e chi costruisce una presenza solida, riconoscibile, radicata nel tempo.
Lavorare sul posizionamento – non solo SEO, ma strategico – è oggi la vera leva per chi vuole crescere con coerenza, distinguersi nel mercato e restare visibile anche in un contesto in rapido cambiamento.