Parliamo del Social Media Marketing, quella branca del marketing che focalizza l’attenzione su come i social networks possono essere usati per promuovere la nostra azienda.
Gran parte dei nostri potenziali clienti è ormai iscritto a facebook e twitter e pubblicizzare i nostri prodotti/servizi su tali piattaforme può portare molti vantaggi, occorre però riflettere sulle strategie più opportune e non farsi trascinare dall’euforia o da qualche consulente “improvvisato”.
Sicuramente i social media possono essere un ottimo strumento per le attività connesse al branding e alla customer care. Prendersi cura dei nostri clienti sui social networks , rispondendo alle domande e veicolando contenuti giusti non può far altro che rafforzare l’immagine della nostra azienda.
Più complesso è il caso della vendita (anche mediata, come nel caso di un Hotel) dei nostri prodotti/servizi. Analizziamo in dettaglio l’uso dei social network come strumento di vendita, portando degli esempi semplici e forse un po’ estremizzati ma basati su solide teorie scientifiche.
Per i nostri esempi immaginiamo 3 città, Gotham City, Metropolis e Topolinia, ognuna con i propri abitanti che usano i social networks come facciamo noi.
Caso A
Vogliamo pubblicizzare la nostra pizzeria da asporto che si trova a Gotham City, i potenziali clienti interessati al prodotto sono quasi tutti persone residenti a Gotham City (per le altre città la pizza si raffredderebbe e non sarebbe buona) e a cui piace la pizza. In questo caso la strategia è molto semplice, sfruttando la naturale propensione delle persone residenti a Gotham City a stabilire connessioni (es. amicizie su facebook) basterà veicolare il nostro messaggio alla comunità territoriale (quelli che vivono a Gotham City) e con un piccolo investimento (di tempo e/o denaro) riusciremo a raggiungere quasi tutti i potenziali clienti.
Se un omino interessato al prodotto (arancioni) clicca “mi piace” sulla nostra ipotetica pagina facebook “pizzeria a gotham” , il messaggio potrebbe arrivare anche ai suoi amici, che con tutta probabilità saranno potenziali clienti (a chi non piace la pizza?)
Cucinando una buona pizza a prezzi competitivi il passaparola (online e offline) e gli algoritmi dei social networks (basati sulle affinità tra le persone) ci aiuteranno a diffondere bene il nostro prodotto, alla quasi totalità degli interessati con pochi passaggi.
Caso B
Vogliamo pubblicizzare il nostro store online di stetoscopi, i potenziali clienti interessati al prodotto sono i medici e gli infermieri. Anche in questo caso la strategia è molto semplice, ma invece di basarci sul territorio ci baseremo sugli interessi e le professioni dei nostri potenziali clienti, veicolando il nostro messaggio alla comunità di interessi (medicina), indipendentemente dal fattore geografico (vendiamo online).
Se un omino interessato al prodotto (arancioni) clicca “mi piace” sulla nostra ipotetica pagina facebook “stetoscopi online”, il messaggio potrebbe arrivare anche ai suoi amici, che con buona probabilità saranno anche essi medici o infermieri.
In questo caso sfrutteremo la naturale predisposizione delle persone a stringere connessioni (amicizie) con persone con interessi comuni (in questo caso la medicina)
Caso C
Vogliamo pubblicizzare il nostro Hotel a Topolinia, i potenziali clienti interessati al prodotto sono persone che vogliono andare in vacanza a Topolinia, vengono da città differenti ed hanno pochi interessi in comune.
Se non abbiamo caratterizzato il nostro Hotel (es. Biker Hotel), risulterà molto difficile vendere le nostre camere con i social media.
Gli abitanti di Topolinia non vorranno venirci in vacanza, mentre quelli dalle altre città non hanno connessioni significative tra loro.
Se un omino interessato al prodotto (arancioni) clicca “mi piace” sulla nostra ipotetica pagina facebook “hotel a Topolinia”, il messaggio potrebbe arrivare anche ai suoi amici, che con buona probabilità NON SARANNO INTERESSATI
In questo caso occorre rivedere la nostra strategia e nel caso valutare strumenti di promozione online diversi, posizionando il nostro sito sui motori di ricerca in modo che siano i potenziali clienti a trovarci e non il contrario…oppure cercare di specializzarci in determinati segmenti in modo da puntare sulle “comunità di interessi” ma questo lo vedremo nel prossimo articolo, o per rimanere in tema fumetti:
alla prossima bat-puntata…