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Internet Kaffeee!!! con Ilario Gobbi

interviste, seo

In quest’appuntamento della nostra rubrica settimanale “Internet Kaffeee!!!” ci farà compagnia Ilario Gobbi direttamente da Perugia.
Ilario è un web writer che si occupa di SEO ( o se vi piace di più, un SEO che scrive sul web).
Ho deciso di intervistare Ilario perchè è una delle persone che vale la pena seguire sui Social, sempre pronto a condividere spunti, idee ed articoli interessanti sull’argomento, sopratutto sul lato “new school” della SEO fatta di web semantico, intersezioni con il social media marketing e lo storytelling.
Anche se può sembrare una cosa banale, è tanto importante quanto faticoso per gli addetti ai lavori riuscire a trovare articoli interessanti sul webmarketing e la SEO in un mare di fuffa e articoli promozionali. Ilario mi rende questo lavoro un tantinello più facile.

Ecco a voi la nostra chiacchiarata:

Quando hai iniziato a fare questo lavoro e perchè?

Ai tempi dell’università iniziai a frequentare un corso base su SEO e copywriting per approfondire queste discipline, di cui coglievo le potenzialità ma che avvertivo come non trattate adeguatamente nei corsi che seguivo.
Iniziai quindi a leggere con regolarità i blog del settore per impratichirmi sulle pratiche di ottimizzazione di siti web per i motori di ricerca, e mi resi conto che il mondo degli algoritmi era molto più vasto di quanto inizialmente non credessi. Grazie al web ho potuto conoscere numerose community sui social network e forum nelle quali i professionisti mettono a disposizione degli altri le proprie conoscenze su questa complessa disciplina, e potei così incrementare un po’ alla volta le mie competenze.
Oggi mi sono specializzato nella scrittura per il web di testi ottimizzati lato SEO, ma continuo ad approfondire pienamente la SEO in termini più generali per cercare di comprendere quanto più possibile “il quadro complessivo” dell’ottimizzazione per i motori di ricerca.

Quali sono le tue previsioni sul futuro del web, ci sarà ancora spazio per i siti web “classici” o come dice qualche “guru” saremo fagocitati dal mondo dei Social?

I social network sono diventati una componente irrinunciabile nella vita moderna e non vedo niente che al momento possa lasciar supporre un’inversione di tendenza da qui ai prossimi anni. Essi si stanno effettivamente evolvendo in modo da offrire un’esperienza sempre più completa sia dal punto di vista dell’intrattenimento (offrendo in maniera corposa immagini, video, quiz e giochi) che da quello dell’informazione, plausibilmente allo scopo di dissuadere gli utenti dall’andare a cercare fuori da essi qualsiasi contenuto commerciale o di altra natura di cui potrebbero avere bisogno.
Tuttavia saranno sempre strumenti al di fuori della discrezionalità degli utenti, con proprie regole di visibilità e di gestione dei contenuti sulle quali noi utenti non avremo mai diritto di veto.
I siti web e gli ordinari blog invece possono essere gestiti e modificati sulle preferenze del proprietario (grazie anche ai CMS che hanno reso molto intuitiva la realizzazione dei contenuti), personalizzati con i template indicati per il genere di pubblico a cui si rivolgono.
Credo che blog e social network resteranno forse per sempre strumenti complementari, i primi espressione diretta della personalità dei produttori dei contenuti, i secondi una formidabile e irrinunciabile cassa di risonanza per raggiungere una fascia di utenti enormemente più grande di quella che effettua le sole ricerche sui motori.

Che consigli daresti ad un imprenditore del settore Hospitality che volesse migliorare il suo approccio al Web Marketing?

Studiare con molta attenzione il proprio target di riferimento sia dal lato SEO sulle query di ricerca che su forum e social network per cogliere necessità non soddisfatte, trend del settore, spunti per offrire un servizio differente da quello della concorrenza nonché più in linea con i bisogni e le aspirazioni manifestate dal pubblico di riferimento.
Se non si può competere con concorrenti dotati di maggiori risorse economiche, è invece possibile puntare su creatività e disponibilità per venire incontro alle esigenze dei clienti, su un servizio più umano e consapevole dei punti di valore che si è in grado di offrire.

Che suggerimenti daresti a chi volesse intraprendere la carriera del web marketer e/o ha iniziato da poco?

Decidere di investire da subito sul proprio “personaggio” ovvero rendersi facilmente e immediatamente riconoscibili dal pubblico offrendo contenuti di valore frutto delle proprie competenze e specializzandosi negli ambiti del web-marketing nei quali ci si sente più competenti.
Sconsiglio vivamente di proporsi come super-esperti in molteplici campi, in quanto l’impressione che si offre è invece quella di non sapere bene “dove si vuole andare a parare” e di apparire confusi e poco competenti in ciascun ambito.
Un atteggiamento umile e consapevole dei propri limiti è in linea con il fatto che per la sua stessa natura la SEO è in larga parte celata agli occhi degli stessi operatori, forse anche a quelli che sviluppano gli algoritmi dei motori di ricerca, pertanto bisogna sapere quando riconoscere di non potere disporre di verità assolute e ammettere di potere avvalersi di una esperienza concreta (ma necessariamente limitata).

I libri che più ha influenzato la tua carriera?

Manuale di SEO Gardening” di Francesco Margherita mi ha insegnato a pensare fuori dagli schemi, un po’ più lontano dai motori di ricerca e un po’ più vicino ai miei lettori. “SEO e SEM. Guida avanzata al Web Marketing” di Marco Maltraversi a mio dire è uno dei più completi tomi in italiano in ambito motori di ricerca, e in esso ho trovato una panoramica su tutto quello che poteva servirmi per il mio lavoro. In lingua inglese, la palma d’oro spetta sicuramente a “The Art of SEO di Eric Enge”, un manuale estremamente avanzato, non di facilissima lettura ma sicuramente estremamente completo ed esaustivo.

Quali sono i migliori divulgatori sulla SEO in italia?

Non vorrei fare torto a nessuno citando questo od omettendo quello, pertanto ogni lista è sicuramente incompleta e parziale.
Tra i nomi che credo non dovrebbero mai mancare a mio dire ci sono Giorgio Tave – che anche attraverso la community del Forum GT, i video e gli eventi dal vivo, contribuisce a spiegare l’evoluzione della materia nei fatti al di là dei titoli sensazionalistici; il blog del Tagliaerbe – che produce aggiornamenti di ottimo livello sulla SEO; Benedetto Motisi (che periodicamente produce interessanti esperimenti sul funzionamento dei motori di ricerca); Emanuele Vaccari (che offre una newsletter nella quale ci informa di importanti sviluppi del settore); Francesco Margherita (che spinge a riflettere sul lato “umano” della scrittura per il web).


Grazie Ilario per la chiacchierata.

Grazie mille a te per l’occasione!

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