Internet Kaffee…4 chiacchiere con Francesco Margherita

interviste, seo

Riparte l’appuntamento con la rubrica di interviste con gli esperti di settore, questa volta con Francesco Margherita .
Autore del libro Manuale di SeoGardening, Francesco è uno dei principali studiosi della Semantica applicata alla Search Engine Optimization, in questo caso  approcciata da una prospettiva sociale più che informatica, che guarda più alle persone e a quello che desiderano che agli algoritmi.

Partiamo subito con le domande al nostro Giardiniere SEO.

Quando hai iniziato a fare questo lavoro e perchè?

Ho iniziato alla fine del 2007. Mi ero da poco laureato in sociologia e quindi non avevo idea di che lavoro fare. Fu un vecchio amico a tirarmi fuori da quest’impiccio, proponendomi di fare una società insieme per vendere servizi di comunicazione web.
All’epoca non è che sapessimo fare granché (almeno io ero del tutto inesperto), ma la voglia di metterci in gioco era tale da far passare tutte le preoccupazioni in secondo piano. Costavamo poco perché valevamo poco, intanto si imparava a stare a galla, bevendo un po’ d’acqua ogni tanto.  Ho iniziato perché sentivo che era giusto.
Difficile da spiegare, ma era la mia strada. Col senno di poi la sensazione era giusta.

Sei uno degli amministratori di una delle più grandi community italiane sulla SEO (Fatti di Seo), quest’esperienza come ha influito su di te e sulla tua carriera?

Quando ho creato il gruppo dei Fatti di SEO nel gennaio del 2014 non immaginavo certo che sarebbe diventato la community SEO più grande e interagita in Italia, né tantomeno che avremmo avuto un riscontro così ampio su più fronti. L’influenza di questa cosa nella mia carriera è stata notevole, perché mi ha fatto crescere tanto in autorevolezza. Lo scotto da pagare è la difficoltà di gestire una community in cui talvolta intervengono spammer e troll.
L’aver chiamato Emanuele Vaccari a supportarmi come moderatore mi ha sgravato un po’ da questa croce. Sono contento di aver trovato in lui un buon amico oltre che un abile compagno di ventura.

All’interno del mondo SEO le cose cambiano in fretta ed essendo gli algoritmi dei motori chiusi, complessi e in continuo mutamento è difficilissimo applicare il metodo scientifico rigorosamente. Tu come procedi in tal senso?

Io penso che il metodo scientifico sia poco applicabile alla SEO così come ai fenomeni sociali.
Ti dirò di più, parlare della SEO come di una scienza mi imbarazza, perché quando hai a che fare con un fenomeno le cui stesse regole variano in funzione di quello che succede, non puoi far altro che descriverne ciò che ne capisci come un sapere pratico. Più che una comunità scientifica, noi SEO siamo una comunità di pratiche. Operiamo secondo conoscenze che nella maggior parte dei casi si rivelano efficaci a raggiungere obiettivi, ma non sempre, perché le variabili da tenere sotto controllo sono sociali quindi inconoscibili.

Nel 2030 esisterà la SEO?

Quando sarà chiedilo a Magalli. A parte scherzi, non ho commenti seri da fare a questa domanda. Gli osservatori più attenti non possono sbilanciarsi oltre i due anni avanti nel futuro senza una buona palla di vetro.

(Scusa Francesco per la domanda scema, a cui non hai abboccato)

Che consigli daresti ad un imprenditore del settore Hospitality che volesse migliorare il suo approccio al Web Marketing?

Gli darei lo stesso consiglio valido per chiunque abbia a che fare con le persone: trattale bene. Fai in modo che si ricordino di te.
Sii il tipo di albergatore che vorresti ti accogliesse nella propria struttura, anzi meglio.
Più andiamo avanti, più le tecnologie si fanno sofisticate e pervasive. A fare la differenza sarà l’attenzione e la cura per quello che fai.

Che suggerimenti daresti a chi volesse intraprendere la carriera del web marketer e/o ha iniziato da poco?

Di concentrarsi su un ambito in particolare. Il web marketing non esiste come strumento in sé, quindi un consulente di web marketing non può che avere conoscenze generiche che necessiteranno sempre di specialisti per essere operativizzate. Un esperto SEO o di campagne sponsorizzate, un curatore di contenuti, un social media manager, ne capiscono di web marketing, ma un consulente di web marketing, colui che potremmo definire “digital strategist” non ne saprà mai abbastanza di un ambito in particolare. Il rischio è di sapere tutto e niente, di perdersi sulle cose da fare concretamente.

Cosa ti ha influenzato maggiormente come professionista?

È la musica. La musica mi ha influenzato e continua a farlo. Quando sono in giro mi guardo intorno, ma quando lavoro io sento la musica… non quella dello stereo. Capito cosa intendo?

Batterista preferito?

Vinnie Colaiuta e Manu Katche. Che stile, che potenza… e che leggerezza.

Grazie Francesco di aver allietato il nostro salottino con questo tocco “floreale”.

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